Un nuovo passo nel processo di pace tra Israele e Palestina ?

Dopo 13 anni di ’esilio’, il capo dell’Ufficio politico del partito islamista di Hamas, KhaledMeshaal, torna in Giordania.

Nato nel villaggio di Silwad, vicino a Ramallah, in Cisgiordania, si era rifugiato in Kuwait con la famiglia, dopo la guerra del 1967. Una laurea in fisica, e un profilo da attivista e leader nel Fronte Islamico, cioè la sezione locale dei Fratelli Musulmani. Poi, alla fine degli anni Ottanta, entra nella direzione esterna del movimento di Hamas. Ma l’Iraq invade il Kuwait eMeshaal insieme a migliaia di profughi palestinesi, si trasferisce in Giordania. Ed è proprio qui che si fa conoscere come esponente di Hamas, portando appoggio esterno al movimento.

Nella capitale giordana di Amman, nel settembre del 1997, sfugge ad un attentato degli agenti del Mossad (i servizi segreti israeliani). Due anni dopo, le relazioni fra la leadership giordana e Hamas si deteriorano, a causa delle pressioni diplomatiche degli Stati Uniti e di Israele sul re Hussein di Giordania. E nel novembre 1999, Khaled Meshaal – anche se possiede cittadinanza giordana- viene espulso dal Paese insieme ad altri rappresentanti del gruppo. Meshaal va a vivere in Siria, a Damasco.

Quale è il ruolo di Meshaal? Volto ufficiale’ di Hamas fuori dalla Palestina, il suo incarico è quello di rafforzare le relazioni con Governi e le Organizzazioni straniere.

Secondo le fonti del ’Jerusalem Post’ il leader “arriverà ad Amman, domenica 29 gennaio grazie ad una mediazione del Qatar. Sarà accompagnato dal principe ereditario dell’Emirato,Tamim Ben Hamad Al Thani, e ricevuto dal re Abdallah e altri responsabili del governo”. Si apre una nuova pagina nei rapporti tra il movimento islamista e il Regno hashemita? Sempre stando alla testatagli incontri non saranno a discapito dell’autorità palestinese che per la Giordania è l’unico rappresentante legittimo del popolo palestinese”. Ma Amman spera in un passo di riavvicinamento tra Fatah e Hamas, i due principali movimenti politici rivali palestinesi. Chissà se il re Abdallah restituirà a Masha il suo passaporto giordano, o gli permetterà di risiedere nel Paese.

Il nuovo primo ministro giordano, Awn Khasawneh, aveva dichiarato, subito dopo essere entrato in carica ad ottobre, che l’espulsione dei funzionari di Hamas nel 1999 era stato un errore. Per ora comunque, sembra che questa decisione sia stata presa dalla Giordania con l’obiettivo di promuovere una serie di incontri tra palestinesi e israeliani. Insomma un tentativo di riaprire i negoziati di pace. Negoziati ai quali nessuno pare credere più.

E il fatto che sia stato il Qatar a promuovere la visita di Meshaal in Giordania, testimonia, ancora una volta, il ruolo di ’primadonna’ nelle questioni del Medio Oriente del ricchissimo Paese del Golfo.

Antonella Appiano in esclusiva per L’Indro http://www.lindro.it/Ritorna-Khaled-Meshaal (riproducibile citando la fonte)

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