Medioriente
Con bagaglio leggero volta pagina: Vita da Expat in Oman
Da oggi, il Blog ritorna on line, cambiando la linea editoriale.
I riflettori rimangono puntati sul Medio e Vicino Oriente e i Paesi del Golfo. Ma con un taglio diverso, perché ormai vivo nel Sultanato di Oman e quindi Conbagaglioleggero diventerà un vero e proprio diario.
Diario di una expat…
Festa nazionale in Oman
Masqat, Oman – I preparativi fervono da giorni. Ovunque in vendita gadget, bandiere. Nelle vetrine dei sarti per signore sono esposti abiti nei colori nazionali. Le auto, drappeggiate con immagini del Sultano Qaboos bin Said al Said, al potere dal 1970. Oggi, 18 novembre -il giorno del compleanno del Sultano – si celebra in tutto il Paese, la 44esima Festa Nazionale.
In Oman il prossimo vertice sulla Siria
Masqat, Oman – Dopo il fallimento dell’incontro diplomatico internazionale a Vienna sul futuro della Siria, si spera nel prossimo vertice, che si terrà in Oman. Il summit di Vienna del 30 ottobre 2015, si è chiuso infatti con un nulla di fatto.
USA-Russia: John Kerry dopo due anni a Sochi per parlare di Ucraina, Siria, Iran
Dopo due anni il segretario di Stato Usa John Kerry è tornato in Russia: a Sochi lui e il presidente russo Putin hanno parlato “francamente” e per quattro ore.
Festeggiamenti per il rientro in Oman del Sultano Al-Qaboos
Contianuano in Oman i festeggiamenti per celebrare il ritorno in Patria (il 23 marzo scorso) del Sultano al-Qaboos, dopo 8 mesi di cure in Germania. Il sultano è da 44 anni alla guida di un Paese in posizione strategica sullo Stretto di Hormuz. L’Oman è considerato uno dei Paesi più stabili della regione, in passato ha fatto anche da mediatore nei tentativi di dialogo tra gli Usa e l’Iran.
Mille e una donna: lo Yemen al femminile
Sono passati 6 anni da quel giorno. Era il 12 giugno 2009 quando, a Roma, ho conosciuto quattro scrittrici e paladine dei diritti delle donne yemenite. Rileggere le loro dichiarazioni, speranze, fa male oggi. Lo Yemen è in guerra. Ma è giusto rivedere il passato. La storia,
“Giornalista nomade, sempre alla ricerca dell’altrove” – intervistata per Eventi Culturali
Antonella Appiano intervistata da Manuela Pacelli – Eventi Culturali n°252 dicembre 2014 – pdf – online sito Eventiculturali
Multiculturalismo e dialogo interreligioso, due temi fondamentali, ne ho parlato con Manuela Pacelli del magazine Eventi Culturali, bimestrale di arte cultura e informazione.
«Per capire, per comprendere meglio la realtà che ci circonda, per non avere più paura, e poter affrontare attraverso le armi della civiltà e della cultura, la difficile convivenza tra mondi così differenti » Manuela Pacelli
…« e l’altro, è il “diverso da noi” . Come ha detto Kapuscinski, è “lo specchio in cui guardarsi e capire chi si è”. Può essere anche un luogo, le stesse nostre città multietniche. Un luogo non necessariamente lontano. Perché “l’altrove” racchiude appunto i concetti di alterità e di luogo, non di distanza. Tiziano Terzani ha scritto: “Ogni posto è una miniera. Basta lasciarsi andare, darsi tempo, osservare la gente. Così anche il posto più insignificante diviene uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità”. La miniera è esattamente dove si è: basta scavare…». Così la penso io, giornalista nomade alla ricerca dell’altrove.
(Antonella Appiano intervistata da Manuela Pacelli – Eventi Culturali n°252 dicembre 2014 – pdf – online sito Eventiculturali)
Erdoğan guarda al mondo arabo, non all’Occidente – un fatto, due opinioni – F magazine
Intervista a due per il magazine F – Cairo Editore – 10 dicembre 2014, a cura di Gaia Giorgetti: il parere di Yasemin Taskin (giornalista turca, corrispondente in Italia, licenziata dal quotidiano filogovernativo Sabah) e Antonella Appiano (giornalista esperta di Medio Oriente e Islam)
un fatto, due opinioni – intervista a due con Antonella Appiano – F – 10 dicembre 2014 – versione integrale PDF
Il presidente nemico delle donne allontana la Turchia dall’Europa?
«Le donne non sono uguali agli uomini, ma un gradino sotto: facciano le madri». Lo ha detto il presidente turco Erdoğan al vertice internazionale “Donne e giustizia”.
Nonostante questa deriva islamista, c’è ancora chi, in Turchia, sogna di entrare in Europa. Ma c’è posto a Bruxelles per un Paese che ci discrimina così?
«La Turchia è un Paese musulmano e credo che Erdoğan abbia del tutto abbandonato il suo interesse verso l’Europa: piuttosto, vuole porsi come leader di un nuovo grande Stato neo ottomano. Ha avuto un’uscita molto infelice sulle donne, che ha suscitato l’indignazione delle intellettuali turche. Ma tutti i Paesi dell’area del Mediterraneo e quelli musulmani si fondano su culture patriarcali, dove gli uomini sono padroni. In Turchia, Tunisia, Siria, Marocco le donne stan facendo grandi cose per la loro parità. È un percorso culturale, lungo: non lo fermeranno le parole di Erdoğan». Antonella Appiano è una reporter esperta di questioni mediorientali.
Le parole di Erdoğan sulle donne peseranno sui rapporti con l’Europa?
«È grave ciò che ha detto sulle donne, ma ancora più grave è stata la sua posizione di appoggio allo Stato Islamico. Dalla Turchia transitano molti jihadisti, e questa è una responsabilità gravissima di Erdoğan nei confronti dell’Europa. Tutto questo fa di quel Paese una realtà che guarda non verso Occidente, ma al mondo arabo».
Ma l’Europa ha un interesse strategico, e non solo economico nel riavvicinare la Turchia all’Occidente?
«Non credo, ormai. Né mi pare che vi sia più questo interesse da parte della Turchia: l’asse si è spostato verso Oriente e il premier sempre di più si presenta come un capo autoritario, un leader in linea con quelli dell’area dei Paesi Arabi. L’Europa, d’altra parte, oggi ha interesse piuttosto a guardare a sud, nel Mediterraneo. In questo momento è difficile capire quali saranno e dove si sposteranno le alleanze: tutta la geopolitica mediorientale è in movimento e le alleanza, come abbiamo potuto vedere, sono più fluide che mai».
l’intervista a due in edicola F- magazine – n°49 10 dicembre 2014 – Cairo Editore
(un fatto, due opinioni – F – 10 dicembre 2014)