ISIS
Infibulazione – intervento sul proclama di Al-Baghdadi su Fujiko Focus On RadioCittàFujiko
Il proclama del “Califfo” Abu Bakr al-Baghdadi, non poggia in realtà su nessun precetto della religione musulmana. L’infibulazione non appartiene alla tradizione islamica ed è stata spesso denunciate dalle autorità religiose dei Paesi musulmani.
E’ una pratica legata a culture antropologiche tribali e quindi anche diffusa in zone cristiane (perché si rifà appunto ad epoche precedenti la cristianizzazione). Una consuetudine che si è mantenuta soprattutto tra i copti (ortodossi e cattolici) del Corno d’Africa, per esempio.
Una delle principali attiviste contro le mutilazioni genitali femminili è la scrittrice Ayaan Hirsi Ali, somala e naturalizzata olandese, che è stata infibulata all’età di cinque anni. Inoltre la notizia, lanciata da un tweet e diffusa velocemente attraverso i social media, non è verificabile in maniera indipendente. Certe notizie “fanno scalpore” ma è indispensabile sempre verificare le fonti.
Di seguito la registrazione del mio intervento a Fujiko Focus On – RadioCittàFujiko.
[soundcloud url=”https://api.soundcloud.com/tracks/160115081″ params=”auto_play=false&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&visual=false” width=”80%” height=”180″ iframe=”true” /]
Da Erbil in collegamento telefonico con Radio Onda d’Urto
Su Radio Onda d’Urto in collegamento telefonico da Erbil, intervistata da Irene Panighetti, parlo di ciò che sta succedendo nel Kurdistan iracheno, a Erbil, Kirkuk e della situazione in continuo cambiamento in Siria e Iraq, della proclamazione del Califfato…and more
‘Meglio ISIS che il Governo’
Erbil (Kurdistan) Iraq – Le ultime 50 famiglie sono arrivate nel campo di Khazir (governatorato di Erbil) nella notte fra mercoledì e giovedì, dopo che i miliziani dell’ISIS avevano attaccato alcuni piccoli villaggi vicino a Mosul. Ancora gente in fuga. Gente spaventata. Arrabbiata. Stanca. Soprattutto gente. Loro, gli iracheni, non soltanto un arido numero, ma una faccia, una speranza o la tristezza negli occhi. Mille domande. Tante storie che s’intrecciano rendendo concreta la parola ‘popolo’.