conflitto israelo-palestinese.
Beirut: una capitale sottotono
BEIRUT: UNA CAPITALE SOTTOTONO
“Tristezza. Si respira tristezza” racconta Francesco Mazzucotelli, ricercatore all’Università Cattolica di Milano, in Libano per lavoro e raggiunto telefonicamente a Beirut. “Ora che è ripartito il Papa, la città è sottotono, poca gente per le strade, considerevoli schieramenti di militari e forze dell’ordine anche in centro”. Beirut, una città vivace, attiva ed energica nonostante le memorie della lunga guerra civile, appare spenta. D’altra parte – dopo le violente proteste che hanno coinvolto ormai una ventina di Paesi musulmani per il film anti-islamico sulla vita del Profeta, prodotto negli Stati Uniti – anche in Libano il livello di ’allerta’ si è alzato. Il ministro degli interni Marwan Sharbel ha dichiarato:“Abbiamo intensificato le misure di protezione a tutte le sedi che ospitano uffici e rappresentanze diplomatiche, commerciali e turistiche americane”.