Giampiero Gramaglia
Su Affari Internazionali, libri del mese – Clandestina a Damasco.
Appiano Antonella, Clandestina a Damasco. Cronache da un Paese sull’orlo della guerra civile, Castelvecchi RX, Roma, 2011, pp. 128, 12,50 euro.
Clandestina a Damasco è il racconto di una reporter italiana rimasta per tre mesi – dai primi di marzo alla fine di maggio 2011 – in Siria, un paese ancora oggi agitato dalle rivolte e dalle manifestazioni di piazza, dove è difficilissimo, se non impossibile, svolgere il mestiere di cronista, per via delle rigide norme imposte dalle autorità locali sul rilascio degli accrediti stampa, che rendono ancora più arduo per i giornalisti, soprattutto quelli stranieri, districarsi nell’intreccio delle versioni ufficiali delle autorità e di quelle di oppositori e ribelli.
Antonella Appiano, giornalista e presidente dell’Associazione culturale di ricerca e studi sul Medio Oriente e il Nord Africa, ha realizzato giorno dopo giorno, durante la sua permanenza nella capitale siriana, questo lungo reportage, sotto forma di diario personale, annotando pensieri, sensazioni, emozioni e paure vissute dai siriani in un fase di cambiamento che potrebbe incidere sulla realtà politica e sociale non solo del paese, ma di tutto il Medio Oriente.
Costretta a cambiare spesso identità, ad indossare notte e giorno il niqab e a girare con documenti falsi, aiutata da un gruppo di manifestanti anti-regime, la Appiano riporta le numerose storie e testimonianze raccolte, dando voce non solo al punto di vista dei ribelli e degli attivisti ma anche dei fedelissimi al regime di Bashar al-Assad, contrari alla rivoluzione, nel tentativo di descrivere dall’interno una realtà così lontana e vicina al tempo stesso.
Una nuova sfida. – Editoriale di Giampiero Gramaglia per L’Indro.
di Giampiero Gramaglia – Direttore editoriale de L’Indro.
Il 16 gennaio rappresenta una tappa importante nel cammino de ‘L’Indro’ verso la realizzazione della sua mission. Oggi entra in Redazione, alla Direzione Editoriale, GiampieroGramaglia. E, sempre oggi, ‘L’Indro’ fa il suo primo ingresso in quell’arena di nome ‘mercato’.
Un cammino, quello di questa testata, che, in poco più di 6 mesi, ha intercettato l’interesse di decine di migliaia di Lettori, interessati alla nostra manifesta intenzione di sviluppare un percorso d’informazione indipendente, obiettivo, laico, non urlato, che punta al sodo, alla ‘verità dei fatti’, è impermeabile agli influssi di gruppi di opinione e di pressione, rifugge le interpretazioni soggettive ed è impegnato a raccontare l’Italia, l’Europa, il mondo nella loro complessità, senza mediazioni. Un progetto semplice nella sua trasparente intenzione; complesso nell’attuazione.
Attorno a questo progetto si è coagulato un nutrito gruppo di giornalisti, tutti allo stesso modo autorevoli e, nel contempo, portatori di esperienze eterogenee e complementari. Una squadra convinta di quanto ‘L’Indro’ possa contribuire a colmare un vuoto nel panorama informativo italiano e, convinta, di voler costruire per il Lettore ed in interattività con esso il front line, sempre in divenire, di una novità mediatica che tiene conto del fatto che l’informazione è il sangue dello sviluppo umano.
Per fare questo, i Colleghi, e, con loro, i professionisti e le aziende operative sul resto della filiera di produzione, diffusione e gestione della testata, hanno aderito al progetto, riconoscendo nel Lettore l’unico azionista di riferimento verso il quale garantire i risultati del proprio impegno, e accettato un coinvolgimento diretto nella società editrice in qualità di co-fondatori, in rapporto a quanto conferito -in beni e servizi- durante questa fase di lancio.
Perché parlo di tappa importante? Chi ci segue, alcuni fin dai nostri primi passi in Rete, rinnovandoci quotidianamente la sua fiducia, sa che abbiamo elaborato un progetto che prevede l’ingresso dei Lettori nella proprietà della testata, con la trasformazione della Società editrice in SpA. Per e prima di raggiungere questo obiettivo, vi è una sorta di momento della verità, di ‘collaudo’ che ‘L’Indro’ deve affrontare: è la verifica sul mercato, una sorta di test-stress, quello dell’abbonamento.
L’humus culturale di ‘L’Indro’ è la consapevolezza, come detto, che l’Informazione è il sangue dello sviluppo umano. Come tale: è un diritto di ciascun individuo; è un bene che non può essere a rischio manomissione o inquinamenti da parte di ‘corpi esterni’. L’Informazione è ‘conoscenza’, la ‘conoscenza’ è un ‘valore’, è la ‘merce’ e il ‘capitale’ del XXI secolo. Produrre ‘valore’ ha un costo. Quando questo costo non è il Lettore a pagarlo, viene pagato da altri che hanno uno specifico interesse a pagare al posto del Lettore. A quel punto il controllo dell’informazione è in mano a chi ne ha pagato il costo di produzione. Per tanto, quell’informazione è potenzialmente inquinata, non è tracciata, non è garantita, e il Lettore la deve prendere così come gli viene servita. Pagare il costo di produzione dell’informazione è un diritto, sempre, su internet come sulla carta o in tv, è il solo modo per accedere a informazione di qualità.
Il saluto ai lettori dl L’Indro del Direttore editoriale Giampiero Gramaglia
Presentazione Clandestina a Damasco – Roma – Sala delle Letterature
Alla Casa delle Letterature di Roma, il 7 novembre 2012 è stato presentato il volume “Clandestina a Damasco”, di Antonella Appiano.
Ne hanno parlato, con l’autrice, Giampiero Gramaglia (IAI) e Olivier Durand (Università di Roma)
Presentazione Clandestina a Damasco – Fotogallery
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Il 7 novembre è stato presentato alla Casa delle Letterature di Roma (piazza dell’Orologio 3) il reportage Clandestina a Damasco di Antonella Appiano, edito da Castelvecchi, collana RX. Sono intervenuti all’incontro Giampiero Gramaglia (Istituto Affari Internazionali) e Olivier Durand (Università Sapienza – Roma).