Jihadismo

Il fondamentalismo islamico

Come districarsi nelle paludi di un fenomeno complesso

E’ diventato un circolo vizioso fra semplificazioni,  proclami, notizie e immagini terrificanti. Negli ultimi mesi, il termine  jihadismo, ha invaso  di nuovo i media, generando spesso confusione o alimentando paure e diffidenze nei confronti dell’Islam.

Ma prima di tutto che cosa significa? Lo abbiamo chiesto a Ludovico Carlino, Dottorando presso l’University  of Reading, in Gran Bretagna, dove si occupa di jihadismo  e di Al-Qaeda.

Il Movimento Jihadista

Un fenomeno in ascesa. Ma non confondiamolo con l’Islam.

Scrive Gilles Kepel nel libro ‘Oltre il terrore e il martirio’: «Ci sono due grandi narrazioni in scena in questi ultimi anni:  quella americana della guerra al terrorismo e quella dell’ esaltazione del martirio da parte degli jihadisti. Ma il panorama che ne risulta è desolante e preoccupante: attentati, ostaggi sgozzati in Iraq, Afghanistan (e ora in Siria), prigionieri musulmani torturati a Guantanamo e Abu Ghraib. Una scia di sangue da Gerusalemme, a Londra da Nairobi a Mumbai. Un circolo vizioso in cui tutti e due gli schieramenti stanno perdendo».  La soluzione, secondo Kepel, è rappresentata dall’Europa, sul cui territorio vivono già milioni di cittadini di religione musulmana.