MEDinaTERRANEA
Paesi Arabi: Cooperazione, Imprenditoria, Istituzioni
Una equazione possibile
Non vuole essere definito un giovane innovatore, Marco Sergi, Presidente di MEDInaTERRANEA, un’associazione di promozione sociale nata a Milano nel 2008. Ma giovane lo è senza dubbio, e senza dubbio è un innovatore. Insegnante d’italiano per stranieri per passione, una laurea in Mediazione Linguistica Culturale, esperienza di vita nei Paesi Arabi, e la voglia di trovare un modello diverso di Cooperazione fra l’Italia e la sponda sud del Mediterraneo. Un progetto che coinvolga imprenditori, associazioni non profit e istituzioni”.
Prima di tutto, come possiamo definire MEDInaTERRANEA?
Una associazione di esperti di comunicazione e mediazione formata da emigrati italiani nei Paesi del Mediterraneo e da immigrati arabi in Italia, che si è fatta le ossa con la creazione di prodotti editoriali multilingue. E che per esperienza diretta conosce quindi il valore della collaborazione. Dal 2010, abbiano sviluppato il progetto con un nuovo percorso che ha l’obiettivo di rafforzare le relazioni economiche, commerciali e culturali, creando una rete fra attori diversi con obiettivi comuni. Quindi rappresentanti del settore pubblico e del privato, del profit e non-profit, e diversi per nazionalità.
Poca retorica e molta concretezza. “Perché bisogna sfatare due luoghi comuni: quello che vede nella Cooperazione Internazionale solo filantropia e nell’Imprenditoria solo arido desiderio di guadagno. Il settore delle Ong (Organizzazioni Non governative non-profit) che si occupa di Cooperazione Internazionale e il mondo dell’Imprenditoria si sono sempre guardati con una certa diffidenza. Invece, ognuno di essi possiede un patrimonio di competenze e specificità che integrate, possono tutelare i desideri e gli interessi di tutti. Perché non coinvolgere direttamente il settore privato nella lotta contro la povertà? L’unità da forza”.
E facile parlare di dialogo, scambio, comunicazione fra popolazioni culture diverse in astratto. Ma il gruppo dei giovani fondatori di MEDInaTERRANEA, aveva dimostrato già alla nascita di avere idee chiare, pragmatiche. Concretizzando il desiderio di trasmettere informazioni e notizie fra l’Italia e i Paesi del Medio Oriente e Nord Africa, nella rivista biligue aljarida (n.d.r giornale in arabo) e la sua versione on line aljarida.it. “Un periodico mensile gratuito distribuito a Milano, con una redazione composta da collaboratori che vivono in vari Paesi del Mediterraneo”. Ad Aljarida oggi si è affiancato . Med (Marco Sergi è il direttore di entrambe le testate). La nuova rivista, ha un sottotitolo: Sviluppi nel Mediterraneo, per non navigare a vista in un mare di Opportunità. “E’ nata dalla collaborazione di un gruppo di associazioni arabe in Italia, supportata dai istituzioni italiane e marocchine e vuole appunto essere un punto di riferimento per chi è interessato allo sviluppo d’impresa. L’obiettivo è di favorire le attività economiche che rispettino i piani di sviluppo locale e gli interessi degli imprenditori. Il nostro Paese chiave per ora è il Marocco, con l’idea di estendere il modello ad altri Paese del nord Africa e del Golfo”. Quindi non solo cultura ma anche economia.
E torna il concetto di rete e di innovazione. “Ci sono 60mila aziende italiane impegnate nell’area MENA (Middle east and North Africa). In Marocco 20 imprese si sono già associate in una rete, Iride, convinte che esista un nuovo modo di fare impresa all’estero” spiega Marco Sergi.
Ora più che mai, con l’Italia in piena crisi economica, le aziende italiane, sentono in bisogno di uscire dagli stretti confini nazionali. Il mondo sta cambiando velocemente. Nuovi scenari. Nuovi linguaggi. E bisogna trovare nuovi ritmi e nuove vie. La migrazione ormai è una costante della nostra vita. Un fenomeno che deve essere visto come ricchezza e opportunità. Non come invasione o problema. Infatti, secondo Marco Sergi, oggi la sfida non è solo quella di far interagire soggetti che non avevano mai collaborato, come il Profit e il Non Profit. Ma anche di rinfrescare il concetto di Cooperazione e Co-sviluppo. “Sempre prendendo come esempio il Marocco: i risultati migliori si ottengono coinvolgendo i migranti, le società di destinazione e quelle di origine. Valorizzando i progetti degli stranieri, creando partnership”.
“Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica” disse Thomas Edison. Verissimo perché la creatività rischia di rimanere sterile. Ora più che mai abbiamo bisogno di persone in grado di concretizzarle.
Antonella Appiano in esclusiva per L’Indro Paesi arabi: cooperazione imprenditoria, istituzioni (riproducibile citando la fonte)