Mohammed Al Maktoum

La Primavera vista da Dubai

L’onda rivoluzionaria non tocca gli Emirati Arabi.

Lyfestyle a Dubai

A Dubai non si parla delle Primavere arabe” racconta Maurizio Valentini, Country Manager e responsabile per i sei Paesi del G.C.C. (Consiglio di Cooperazione del Golfo), del sito di e-commerce Souq (www.souq.com). “I conoscenti siriani che vivono qui, per esempio, descrivono una realtà diversa da quella presentata dai media occidentali”.

L’impressione – racconta l’avvocato Martina, che ha seguito a Dubai il marito dirigente di un’azienda italiana – è quella di una chiusura. Si aspetta che tutto passi. Insomma negli Emirati Arabi Uniti, manifestanti e oppositori sono visti come un fastidio, ribelli senza una vera causa che possono creare problemi”. Ancora secondo l’avvocato “ pur se i Paesi sono ricchissimi, anche nel Golfo il sistema giudiziario è obsoleto e la corruzione alta. I diritti delle donne sono in fase di stallo e la libertà di stampa è soggetta alla censura del governo”. I leader del Golfo al potere avrebbero quindi l’opportunità di riformare la loro società, anche se non contagiati dal virus delle rivolte. Lo faranno o staranno ad aspettare fingendo che nulla è accaduto?