Oriana Fallaci
“Giornalista nomade, sempre alla ricerca dell’altrove” – intervistata per Eventi Culturali
Antonella Appiano intervistata da Manuela Pacelli – Eventi Culturali n°252 dicembre 2014 – pdf – online sito Eventiculturali
Multiculturalismo e dialogo interreligioso, due temi fondamentali, ne ho parlato con Manuela Pacelli del magazine Eventi Culturali, bimestrale di arte cultura e informazione.
«Per capire, per comprendere meglio la realtà che ci circonda, per non avere più paura, e poter affrontare attraverso le armi della civiltà e della cultura, la difficile convivenza tra mondi così differenti » Manuela Pacelli
…« e l’altro, è il “diverso da noi” . Come ha detto Kapuscinski, è “lo specchio in cui guardarsi e capire chi si è”. Può essere anche un luogo, le stesse nostre città multietniche. Un luogo non necessariamente lontano. Perché “l’altrove” racchiude appunto i concetti di alterità e di luogo, non di distanza. Tiziano Terzani ha scritto: “Ogni posto è una miniera. Basta lasciarsi andare, darsi tempo, osservare la gente. Così anche il posto più insignificante diviene uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità”. La miniera è esattamente dove si è: basta scavare…». Così la penso io, giornalista nomade alla ricerca dell’altrove.
(Antonella Appiano intervistata da Manuela Pacelli – Eventi Culturali n°252 dicembre 2014 – pdf – online sito Eventiculturali)
Una Libia da costruire
Il fallimento della ’Jamahariya’, il governo delle masse teorizzato da Gheddafi, lascerà il posto alla democrazia?
“Gheddafi è stato arrestato dalle forze del Cnt, il governo di transizione libica, dopo la riconquista di Sirte”. Poi dopo un susseguirsi di notizie e smentite. “Il rais è morto”. Secondo le fonti della Tv satellitare Al-Arabiya e secondo fonti Ansa, il colonnello sarebbe arrivato senza vita nella città di Misurata. Ancora notizie discordanti. Secondo il Cnt,Ghaddafi è morto in seguito alle ferite riportate durante la cattura. AlJazeera, riferisce che il rais è stato ucciso durante una sparatoria. Secondo Libya Tv, invece Gheddafi sarebbe stato ucciso con un colpo alla testa.
Al di là dei particolari della cronaca, la morte del colonnello provoca alcune considerazioni. Fin dal primo momento dell’intervento Nato in Libia e definito “una crociata contro di lui”, aveva dichiarato che non sarebbe mai fuggito e che “sarebbe morto nel suo Paese”.Gheddafi non avrebbe certo voluto una fine come quella di Saddam Hussein in Iraq. Ed è stato accontentato dalla sorte.