Ramadan
Aleppo, guerra urbana.
La mappa dei quartieri caldi è estesa, nella parte ovest della città, da al-Hamadanieh a Salahaddine, da Seif al-Dawla a Sikkeri. Tutti si dichiarano vincitori.
Aleppo. Sugli schermi della televisione siriana passa a ripetizione uno spot che mostra un dattero, alimento tradizionale del Ramadan, che contiene un proiettile. Sotto, una scritta: “Non rovinate il Ramadan con la violenza”. Ma purtroppo ad Aleppo si continua a combattere. I colpi di cannone sparati dai tank, scandiscono le notti.
Damasco deserta, Aleppo attende.
L’Iran conferma l’appoggio a Bashar. Nella capitale del Nord si attende la battaglia decisiva.
Damasco. Arrivare a Damasco, questa volta è facile. Pochi controlli e superficiali. L’iter burocratico alla frontiera con il Libano è veloce. Certo c’è poca gente che entra nel Paese ora, e siamo in pieno Ramadan. Ma dopo la fuga di ieri (6 agosto) del Primo Ministro siriano Riyad Hijab, la ’battaglia’ per la conquista di Aleppo, l’attentato contro la sede della televisione di Stato sempre di ieri, è comunque sorprendente.